Il tema dell’attività estiva: Tic Toc – Io sono con voi tutti i giorni

Mettiamoci in cammino per invitare tutti i ragazzi e ragazze del prossimo Oratorio estivo a bussare alla porta che svela la presenza di Dio nella nostra vita. «Toc toc – Io sono con voi tutti i giorni» è lo slogan dell’Oratorio estivo 2025, l’Estate del Giubileo! Come «pellegrini di speranza» ci mettiamo idealmente in viaggio restituendo ai ragazzi il gusto dell’appartenenza a una storia, della realtà fatta di riti e di passaggi, della missione di portare davvero la speranza nel mondo.
«A chi bussa sarà aperto». La promessa del vangelo si fa presenza. La porta simbolo dell’incontro con il Signore Gesù chiama ogni ragazzo ad oltrepassarla, facendo della prossima estate l’occasione per sapersi amati, sorretti, accompagnati. La promessa si realizza: «Io sono con voi tutti i giorni»
«Toc toc – Io sono con voi tutti i giorni» è lo slogan dell’Oratorio estivo 2025 negli oratori ambrosiani, accompagnato dal logo che indica il forte legame con l’esperienza di Chiesa che i ragazzi possono sperimentare frequentando l’estate in oratorio, un’estate speciale, perché è quella del Giubileo 2025.
Chi ha imparato a fare della propria vita un pellegrinaggio – nel “ViaVai” dell’esistenza – si ritrova quest’anno a essere «pellegrino di speranza», sulle orme di Abramo, che è stato il primo a lasciarsi guidare dalla speranza e dalla fede in Dio. Sarà lui ad aprire l’esperienza di ogni settimana, attraverso la preghiera che fa da filo conduttore alle giornate.
Abramo sarà il personaggio chiave che ci farà fare MEMORIA di quella promessa che è stata preparata anche per noi. Una promessa che prende corpo nella presenza del Signore Gesù nella nostra vita, che riconosciamo attraverso la pratica di quei RITI che danno consistenza alla vita e la orientano. Il Vangelo è pieno di incontri che sono come RITI di passaggio esemplari, che possono aiutare i ragazzi a crescere nella consapevolezza che l’incontro con il Signore plasma la vita. Ci saranno anche alcuni santi che saranno come dei «testimoni di SPERANZA». Anche la realtà di comunità che sanno educare, quella realtà che i ragazzi possono imparare a conoscere, prendendone parte, può essere un richiamo a farsi promotori di speranza, in prima persona: diventare anche noi segni di speranza, lasciandoci sollecitare da quel cambiamento che questo Anno Santo ci sollecita a fare!
Estratto dalla descrizione della proposta fatta dalla FOM